Cosa è successo in
seguito al premio?
Ho continuato il mio corso di studi in parallelo ho lavorato
in uno studio di Architettura e ho investito il mio premio in borsa.
Successivamente ho vinto una borsa di studio per studiare un semestre negli
Stati Uniti. Siamo stati contattati da due persone, uno per puntualizzare
l’esistenza già di progetti che utilizzano la tecnologia piezoelettrica,
l’altro, Antonio Colella per mostrare il
proprio interesse sul tema e per
chiederci di essere aggiornato su eventuali sviluppi.
Quali opportunità
sono scaturite?
Ci è stato chiesto di parlare del nostro progetto in un
centro culturale che tratta di questo argomento e nulla più.
Hai partecipato ad altri
concorsi?
No.
Hai avuto nuove idee
interessanti?
Certo, spesso siamo abituati a buttare nel cestino le nostre
idee, alcune volte per la loro stranezza poiché sono frutto della nostra
fantasia e sia perché non siamo abituati a pensare che un’idea, per quanto
fantasiosa, ha sempre un potenziale che non riusciamo a sviluppare . Questo
avviene perché non ci sono persone che credono nelle nostre intuizioni e tanto
meno investono risorse per svilupparle concretamente. Con questa occasione ho
imparato a non cestinarle subito, ma a conservarle il un cassetto affinché, al
momento giusto, possano risultare utili.
Parteciperai alla
seconda edizione del premio?
Volentieri mi sto già attivando.
Un tuo consiglio per
migliorare il premio
Sarebbe bello che i progetti premiati, se non tutti almeno
quelli più fattibili, fossero realizzati concretamente con l’aiuto di aziende
che stimolino i ragazzi ideatori, altrimenti resta tutto sempre molto teorico e
non viviamo mai il processo di concretizzazione della nostra idea. Purtroppo
essendo giovani spesso non sappiamo come muoverci per proseguire verso una
possibile realizzazione e avremmo bisogno di persone più esperte che sappiano
indirizzarci.