lunedì 30 gennaio 2012

Intervista ad Andrea Terreno

Abbiamo intervistato Andrea Terreno, uno dei vincitori della scorsa edizione del premio, per sapere come sta procedendo il suo percorso profesionale. Aveva presentato il progetto Energia al metro3 gareggiando nella categoria Energia e Ambiente.



Cosa è successo in seguito al premio?
Ho continuato il mio corso di studi in parallelo ho lavorato in uno studio di Architettura e ho investito il mio premio in borsa. Successivamente ho vinto una borsa di studio per studiare un semestre negli Stati Uniti. Siamo stati contattati da due persone, uno per puntualizzare l’esistenza già di progetti che utilizzano la tecnologia piezoelettrica, l’altro, Antonio Colella  per mostrare il proprio interesse sul  tema e per chiederci di essere aggiornato su eventuali sviluppi.

Quali opportunità sono scaturite?
Ci è stato chiesto di parlare del nostro progetto in un centro culturale che tratta di questo argomento e nulla più.

Hai partecipato ad altri concorsi?
No.

Hai avuto nuove idee interessanti?
Certo, spesso siamo abituati a buttare nel cestino le nostre idee, alcune volte per la loro stranezza poiché sono frutto della nostra fantasia e sia perché non siamo abituati a pensare che un’idea, per quanto fantasiosa, ha sempre un potenziale che non riusciamo a sviluppare . Questo avviene perché non ci sono persone che credono nelle nostre intuizioni e tanto meno investono risorse per svilupparle concretamente. Con questa occasione ho imparato a non cestinarle subito, ma a conservarle il un cassetto affinché, al momento giusto, possano risultare utili.

Parteciperai alla seconda edizione del premio?
Volentieri mi sto già attivando.

Un tuo consiglio per migliorare il premio
Sarebbe bello che i progetti premiati, se non tutti almeno quelli più fattibili, fossero realizzati concretamente con l’aiuto di aziende che stimolino i ragazzi ideatori, altrimenti resta tutto sempre molto teorico e non viviamo mai il processo di concretizzazione della nostra idea. Purtroppo essendo giovani spesso non sappiamo come muoverci per proseguire verso una possibile realizzazione e avremmo bisogno di persone più esperte che sappiano indirizzarci.

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